28 Gennaio 2019 | Bandi e Concorsi

Speciale Bandi e Contributi

La Regione Veneto si attiva con la DGR 22/2019 per gli investimenti diretti a migliorare il rendimento globale dell’impresa e il suo adeguamento alle richieste del mercato e ad aumentarne la competitività che riguardano la produzione o la commercializzazione dei prodotti vitivinicoli, con due specifiche misure.

Interventi ammissibili

Misura A e B

  1. Acquisto di botti in legno, comprese le barriques, per l’affinamento dei vini di qualità (DOC e DOCG).
  2. Acquisto di attrezzature per trasformazione e commercializzazione di prodotti vitivinicoli, comprese le relative componenti impiantistiche necessarie per garantirne l’utilizzo, atte a svolgere le seguenti operazioni:
  • Pressatura;
  • Filtrazione/centrifugazione/flottazione;
  • Concentrazione/arricchimento;
  • Stabilizzazione;
  • Refrigerazione;
  • Trasporto materie prime, prodotti e sottoprodotti: pompe, nastri, coclee, ecc.;
  • Dosaggio di elementi (O2, SO2, ecc);
  • Imbottigliamento;
  • Confezionamento;
  • Automazione magazzino;
  • Appassimento uve;
  • Stoccaggio vini;
  • Fermentazione;
  • Spumantizzazione
  1. Acquisto di attrezzature di laboratorio per l’analisi chimico-fisica delle uve, dei mosti e dei vini finalizzate al campionamento, al controllo e al miglioramento dei parametri qualitativi delle produzioni.
  2. Acquisto di attrezzature e elementi di arredo per la realizzazione di punti vendita al dettaglio, esposizione e degustazione prodotti vitivinicoli, nel limite massimo di spesa di 600 /mq.
  3. Acquisto di attrezzature informatiche e relativi programmi finalizzati a gestione aziendale, controllo degli impianti tecnologici finalizzati alla trasformazione, stoccaggio e movimentazione del prodotto, sviluppo di reti di informazione, commercializzazione delle produzioni.

NON sono finanziabili:

  • Acquisto di muletti , transpallet, bene di carico incluse le eventuali macchine operatrici associate;
  • Acquisto di pese e bilance;
  • Acquisto di mezzi di trasporto.

A chi è rivolto?

Misura A: PMI Agricole.

Misura B: PMI iscritte alla CCIAA e in possesso dei codici primari di attività (ATECO 2007) A.01.21 “Coltivazione diuva”, C.11.02 “Produzione di vini da uve” e A.01.63 “Attività che seguono la raccolta”.

Entità contributi e limiti di spesa

Misura A: contributo pari al 40% della spesa. Spesa minima € 25.000 e spesa massima € 200.000.

Misura B: contributo par al 30% per le PMI, 20% per imprese con meno di 750 occupati e fatturato annuo inferiore a € 200.000 (Imprese Intermedie) e 10% per le grandi imprese (che superano tutti i valori). Spesa minima € 50.000 e spesa massima € 700.000.

Termini e scadenze

Per entrambe le misure (A e B) il termine per presentare la domanda è il 15 febbraio 2019.

Gli investimenti devono essere ultimati (fatturati e pagati) entro il 15 febbraio 2020.

Ai sensi del DM 20 dicembre 2017, grazie al Tax Credit 2018, i legali rappresentanti delle strutture ricettive esistenti alla data del 1° gennaio 2012 possono beneficiare di quanto sotto riportato.

Per struttura ricettiva si intende:

  • La struttura alberghiera aperta al pubblico, a gestione unitaria, con servizi centralizzati che fornisce alloggio, eventualmente vitto e altri servizi accessori, in camere situate in uno o più edifici. La struttura deve essere composta da non meno di sette stanze per il pernottamento degli ospiti.
  • La struttura che svolge attività agrituristica definita dalla legge 20 febbraio 2006, n. 96 e dalle pertinenti norme regionali.

Interventi ammissibili

  • Opere di ristrutturazione edilizia
  • Opere di eliminazione delle barriere architettoniche
  • Opere per l’efficientamento energetico
  • Opere per la messa in sicurezza sismica dello stabile
  • Acquisto di mobili e componenti d’arredo

Deve essere stata presentata regolare SCIA/CILA per lo svolgimento dei lavori.

Alcune voci sono (come l’acquisto di arredi) possono essere finanziate solo se facenti parte a un intervento di riqualificazione energetica o sismica dello stabile.

A chi è rivolto?

Tutte le strutture ricettive come:

  • Alberghi
  • Villaggi albergo
  • Residenze turistico-alberghiere
  • Alberghi diffusi
  • Agriturismi (sulle sole attività che rientrino nel campo di applicazione del regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione europea del 18 dicembre 2013, con la necessaria garanzia che le attività escluse dall’applicazione del detto regolamento non beneficino degli aiuti ”de minimis“ concessi)

Entità contributi e limiti di spesa

Credito d’imposta da recuperare nella prossima dichiarazione dei redditi pari al 65% del totale delle spese sostenute dal 1 gennaio 2017 al 31 dicembre 2018, fino ad un massimo di € 200.000 di credito recuperabile e € 307.692,30 di spesa totale.

Termini e scadenze

L’istanza si presenta in modalità telematica sul portale del Ministero.
Per le spese sostenute nell’anno 2017: l’istanza si presenta dal 25/01/2018 al 19/02/2018 con successivo invio con CLICK DAY il 26/02/2018 alle ore 10:00
Per le spese sostenute nell’anno 2018: l’istanza si presenta dal 14/01/2019 al 11/02/2019 con successivo invio con CLICK DAY il 18/02/2019 alle ore 10:00

La Regione Veneto mette a disposizione € 6.000.000,00 per supportare investimenti innovativi nel settore ricettivo turistico.

Interventi ammissibili

Rientrano tra gli interventi ammissibili, a puro titolo di esempio:

  • Interventi di ampliamento, ristrutturazione, manutenzione, riconversione e innovazione;
  • Interventi riguardanti impianti e strumenti tecnologici connessi all’attività d’impresa e finalizzati all’innovazione dei processi organizzativi e dei servizi per gli ospiti, ivi comprese le dotazioni informatiche hardware e software anche per il sito web e i sistemi di prenotazione elettronica;
  • Interventi di innovazione digitale quali l’introduzione di strumenti di domotica sia nella gestione della struttura ricettiva da parte dell’impresa, sia usufruibili dal turista mediante l’utilizzo di strumenti di comunicazione in mobilità;
  • Interventi di qualificazione dei requisiti di servizio, di dotazione, ivi compresa l’attività di ristorazione adeguata alla capacità ricettiva;
  • Interventi di riduzione dell’impatto ambientale e/o del consumo di risorse (energia/acqua);
  • Interventi finalizzati alla crescita dimensionale delle imprese, accorpamento di attività tra soggetti imprenditoriali, sviluppo di sinergie tra imprese del turismo e altre attività economiche;
  • Investimenti in ottica di turismo sostenibile;
  • Realizzazione di aree benessere, piscine, salE congressi, wellness, ecc. complementari;
  • Interventi per migliorare l’accessibilità della struttura alle persone con disabilità.

A chi è rivolto?

Sono ritenute ammissibili le seguenti strutture ricettive:

  • Strutture ricettive alberghiere (articolo 25, L.R. n. 11/2013): alberghi o hotel, villaggi-albergo, residenze turistico-alberghiere, alberghi diffusi;
  • Strutture ricettive all’aperto (articolo 26, L.R. n. 11/2013): villaggi turistici, campeggi;
  • Strutture ricettive complementari (articolo 27, L.R. n. 11/2013): alloggi turistici, case vacanze, unità abitative ammobiliate ad uso turistico, bed & breakfast, rifugi alpini;
  • Strutture ricettive in ambienti naturali (articolo 27 ter, L.R. n. 11/2013).

Entità contributi e limiti di spesa

Sono ammissibili gli interventi con importi complessivi di spesa ammissibile non inferiori a €100.000,00 e fino ad un massimo di € 666.666,67.

L’intensità massima dell’aiuto previsto, nella forma di contributo in conto capitale, è del 30% della spesa ammissibile per la realizzazione del progetto fermo restando l’aiuto massimo di € 200.000,00. È previsto un contributo a fondo perduto pari al:

  • 20% della spesa ammissibile per le micro e piccole imprese;
  • 10% della spesa ammissibile per le medie imprese.

Termini e scadenze

Le agevolazioni sono concesse sulla base di procedura valutativa con procedimento a graduatoria. Le domande devono essere presentate dal 22 gennaio 2019 e fino al 7 maggio 2019.

 

Interventi ammissibili

Saranno privilegiati gli interventi con metodologie innovative in grado di rispondere sia ai fabbisogni di valorizzazione del patrimonio aziendale che culturale. Potranno essere realizzati interventi di formazione indoor ed esperienziale, cui potranno essere aggiunti interventi di accompagnamento, strumenti di ricerca, seminari, spese per dotazioni strumentali (spese a valere sul FESR) e spese di promozione e diffusione.

L’obiettivo è quello di valorizzare il patrimonio delle aziende tramite la propria eredità culturale:

  • Accrescere l’accessibilità e fruibilità del patrimonio aziendale delle eccellenze del Made in Veneto per contribuire ad accrescere la competitività delle imprese e rafforzare la loro solidità sul mercato con conseguente incremento della produttività;
  • Diffondere la conoscenza dell’eredità culturale di un’azienda, così da rafforzare senso di appartenenza e credibilità aziendale, quale leve per aumentare il benessere delle persone all’interno del contesto aziendale;
  • Incentivare le imprese all’innovazione e all’efficienza a partire dalla conoscenza del “vecchio” per creare ricchezza per il territorio ed aumentarne la competitività;
  • Facilitare l’interazione tra imprese e operatori culturali e dell’hospitality per l’integrazione e il potenziamento delle reciproche conoscenze e competenze in tema di valorizzazione del patrimonio aziendale;
  • Valorizzare le produzioni/lavorazioni artistiche e tradizionali di nicchia, anche di alta gamma, tipiche del territorio favorendo un processo di innovazione che sfrutti le nuove tecnologie e la creazione di reti collaborative tra le diverse “botteghe”, promuovendo la valorizzazione e la creazione di valore diffuso e sostenibile a livello locale.

A chi è rivolto?

Il progetto è rivolto ad aziende costituite da almeno 10 anni ed è possibile scegliere solo una delle linee progettuali. Ogni proposta dovrà inoltre prevedere attività di promozione e diffusione dei temi della tradizione aziendale (filmati, foto, locandine, ecc). A questo proposito saranno riconosciute spese fino ad un massimo dell’8% del contributo richiesto.

  • LINEA 1: Le botteghe della tradizione: aziende di Micro o Piccole dimensioni che realizzano produzioni artigianali,artistiche o tradizionali. In questo progetto si vogliono aiutare le imprese a valorizzare la propria tradizione e aiutarle a realizzare un “museo diffuso” che evidenzi la propria storicità nel territorio. Per questa linea sarà possibile svolgere progetti di tipo esclusivamente interaziendale.
  • LINEA 2: Gli atelier aziendali: dedicata alle imprese medio-grandi al fine di realizzare interventi formativi e diaccompagnamento che portino le aziende a valorizzare il proprio patrimonio aziendale, arrivando alla organizzazione e alla digitalizzazione degli archivi, a creare contenuti multimediali e veri e propri musei d’impresa e/o archivi come vetrina del proprio brand aziendale ampliando così il turismo sul territorio. Per questa linea saranno possibili progetti monoaziendali o pluriaziendali.

Entità contributi e limiti di spesa

Le proposte progettuali, indipendentemente dalla linea prescelta, devono avere un valore complessivo non inferiore a € 50.000,00 e non superiore a € 120.000,00. Ciascun progetto, deve prevedere, a pena di inammissibilità, un costo massimo per utente pari a € 6.000,00. Dal costo massimo per utente sono escluse le spese ammissibili ai sensi dell’art. 13 del Reg. (UE) n. 1304/2013 e/o al FESR (che potranno concorrere al valore complessivo della quota FESR per massimo il 30% del contributo pubblico richiesto), le borse di ricerca ed ogni altro onere riferibile direttamente al destinatario finale.

Termini e scadenze

La presentazione della domanda deve avvenire entro e non oltre le ore 13.00 del 06 Febbraio 2019.

 

La legge di Bilancio 2019 ha prorogato la possibilità di usufruire del credito d’imposta per le spese di formazione del personale dipendente nel settore delle tecnologie, previste dal Piano Nazionale Industria 4.0.

È stato confermato il limite massimo annuo di € 300.000,00ammessi all’agevolazione ma viene introdotto un trattamento di maggior favore per le piccole imprese.

La misura interviene con benefici percentualmente diversi in base alla dimensione dell’azienda:

  • dal 40% si passa al 50% per le piccole imprese
  • dal 40% si passa al 30% per le grandi imprese e con limite massimo di € 200.000,00.

E’ stato pubblicato il nuovo bando per la concessione di voucher alle micro-piccole e medie imprese per interventi in tema di digitalizzazione, con una dotazione finanziaria € 350.000,00.

Interventi ammissibili

Gli interventi ammessi a voucher devono essere riconducibili a percorsi formativi e/o a servizi di consulenza focalizzati sulle nuove competenze e tecnologie digitali, in attuazione della strategia Impresa 4.0. Il percorso formativo dovrà avere una durata minima di 40 ore. Ai fini dell’erogazione del voucher il destinatario dovrà frequentare almeno l’80% del monte ore complessivo.

I fornitori dei percorsi formativi dovranno essere:

  • Agenzie formative accreditate dalle Regioni;
  • Università e Scuole di Alta Formazione italiane in possesso del riconoscimento del MIUR;
  • Centri di trasferimento tecnologico su tematiche Impresa 4.0 come definiti dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 22 dicembre 2017.

A chi è rivolto?

Possono partecipare al bando le microimprese, le piccole imprese e le medie imprese in possesso dei seguenti requisiti:

  • Avere sede legale e/o unità locali produttive nella provincia di Verona;
  • Essere attive;
  • Essere in regola con le iscrizioni al Registro delle Imprese e/o REA e agli Albi, Ruoli e Registri camerali, obbligatori per le relative attività;
  • Non essere sottoposte a procedure concorsuali di cui al R.D. 16/03/1942, n. 267 o a liquidazione e non trovarsi in stato di difficoltà ai sensi della Comunicazione della Commissione Europea 2014/C249/01.

Entità contributi e limiti di spesa

Sia per il percorso di formazione che per il servizio di consulenza, l’impresa potrà ottenere un voucher di importo massimo pari al 50% delle spese ammissibili ed effettivamente sostenute fino al valore massimo di contributo totale pari a € 10.000,00. Ciascun progetto, deve prevedere, a pena di inammissibilità, un costo massimo per utente pari a € 6.000,00.

Termini e scadenze

Le domande devono essere inviate esclusivamente in modalità telematica fino alle ore 21:00 del 15 ottobre 2019.

 

L’INAIL ha pubblicato il 20/12/2018 il nuovo bando per il quale sono stati stanziati circa 370 milioni di euro, importo nettamente maggiore rispetto ai precedenti Bandi ISI INAIL. Le risorse finanziarie sono ripartite su base regionale.

Interventi ammissibili

  • Asse 1.1 – Progetti di investimento: acquisto di una o più macchine a norma CE in sostituzione di uno o piùmacchine della stessa tipologia non a norma CE. A questo Asse non possono partecipare le imprese indicate negli Assi 4.

 

  • Asse 1.2 – Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale.

 

  • Asse 2 – Progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi (MMC), solo per micro epiccole imprese operanti in specifici settori di attività (principalmente le imprese operanti nel “terzo settore”).
  • Asse 3 – Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto, tra cui la rimozione ed il rifacimento di coperturedi capannoni in cemento-amianto. A questo Asse non possono partecipare le imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria prodotti agricoli, per le quali è riservato l’Asse 5.

 

  • Asse 4 – Progetti per micro e piccole imprese operanti nei settori della pesca e del tessile, abbigliamento, pellee calzature.
  • Asse 5 – Progetti per le micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria deiprodotti agricoli.

Termini e scadenze

  1. Compilazione delle domande: Dall’ 11 aprile 2019 al 30 maggio 2019le domande potranno essere compilate e salvate mediante procedura informatica attiva sul portale INAIL. Non c’è alcun ordine di priorità/graduatoria in questa prima fase. Solo le aziende che supereranno il punteggio soglia (pari a 120 punti) e che potranno quindi salvare la propria domanda sul portale INAIL, potranno poi partecipare alla fase successiva.
  2. CLICK DAY: Le domande potranno essere successivamente inviate, tramite il codice identificativo assegnato, con inoltro telematico da effettuare il giorno che verrà comunicato dall’INAIL a partire dal 6 giugno 2019.
  3. Il “Click day”: indicativamente si terrà a metà giugno 2019, per prenotare le risorse.

La Regione Veneto ha approvato un bando concessione di contributi, per l’annualità 2018/2019, per la rottamazionedi veicoli commerciali inquinanti e sostituzione con veicoli commerciali a basso impatto ambientale di nuova immatricolazione in conformità agli impegni assunti con il “Nuovo Accordo di Programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell’aria nel bacino padano”.

A chi è rivolto?

Possono presentare domanda i seguenti beneficiari in possesso dei requisiti previsti dal bando:

  • Imprese classificate come micro, piccole e medie imprese aventi sede operativa in Veneto
  • Imprese proprietarie di un autoveicolo per il trasporto in conto proprio di categoria N1 – N2 da destinare alla rottamazione appartenente a una delle seguenti categorie ambientali:
  1. euro 0 diesel
  2. euro 1 diesel
  3. euro 2 diesel
  4. euro 3 diesel

Interventi ammissibili

Gli investimenti ammissibili riguarderanno la sostituzione del veicolo rottamato, avente le caratteristiche stabile dal bando, con un autoveicolo di nuova immatricolazione di categoria N1 – N2:

  • Elettrico puro
  • Metano (mono e bifuel)
  • Ibrido (full hybrid o hybrid plus in)
  • GPL (mono e bifuel)

Termini e scadenze

Per i mezzi acquistati entro il 31 maggio 2019 il termine per la presentazione delle domande è entro il 28 febbraio 2019.

 

Per stimolare la spesa privata in Ricerca e Sviluppo per innovare processi e prodotti e garantire la competitività futura delle imprese

Quali vantaggi

Credito d’imposta del 50% su spese incrementali in Ricerca e Sviluppo, riconosciuto fino a un massimo annuale di 20 milioni di €/anno per beneficiario e computato su una base fissa data dalla media delle spese in Ricerca e Sviluppo negli anni 2012-2014. Il credito d’imposta può essere utilizzato, anche in caso di perdite, a copertura di un ampio insieme di imposte e contributi.

Sono agevolabili tutte le spese relative a ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale: costi per personale altamente qualificato e tecnico, contratti di ricerca con università, enti di ricerca, imprese, start up e PMI innovative, quote di ammortamento di strumenti e attrezzature di laboratorio, competenze tecniche e privative industriali

La misura è applicabile per le spese in Ricerca e Sviluppo che saranno sostenute nel periodo 2017-2020.

Il beneficio è cumulabile con:

  • Superammortamento e Iperammortamento
  • Nuova Sabatini
  • Patent Box
  • Incentivi alla patrimonializzazione delle imprese (ACE)
  • Incentivi agli investimenti in Start up e PMI innovative
  • Fondo Centrale di Garanzia

A chi è rivolto?

Tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa (imprese, enti non commerciali, consorzi e reti d’impresa), indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano

Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo in proprio o commissionano attività di Ricerca e Sviluppo

Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo su commissione da parte di imprese residenti all’estero.

Entità contributi e limiti di spesa

Possono aderire ad un Fondo tutte le imprese, di qualsiasi settore, purchè abbiano almeno 1 dipendente.

L’adesione ad un fondo, non comporta alcuna spesa aggiuntiva per l’impresa. Le risorse utilizzate per la formazione sono costituite da trattenute dello 0,30% sulla busta paga di ogni lavoratore.

Se l’azienda non aderisce a un Fondo interprofessionale per la formazione continua, queste risorse vengono, gestite automaticamente dal sistema pubblico e l’impresa non ha la possibilità di intervenire sulla loro gestione. Scegliendo di aderire ad un fondo interprofessionale invece, ogni azienda, diventa protagonista della propria formazione e può partecipare direttamente alle scelte e alla gestione delle attività.

 

La domanda con i relativi allegati va trasmessa in via telematica dal sito INAIL entro il 28/02/2019.

 

Quali vantaggi

L’Inail premia con uno “sconto” denominato “oscillazione per prevenzione” (OT/24), le aziende, operative da almeno un biennio, che eseguono interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene nei luoghi di lavoro, in aggiunta a quelli minimi previsti dalla normativa (decreto legislativo 81/2008 e smi).

L’”oscillazione per prevenzione” riduce il tasso di premio applicabile all’azienda, determinando un risparmio sul premio dovuto all’Inail. La riduzione di tasso è riconosciuta in misura fissa, in relazione al numero dei lavoratori-anno del periodo.

A chi è rivolto?

Possono beneficiare alla riduzione tutte le aziende in possesso dei requisiti per il rilascio della regolarità contributiva ed assicurativa ed in regola con le disposizioni obbligatorie in materia di prevenzione infortuni e di igiene del lavoro.

Entità contributi e limiti di spesa

Per presentare la domanda, è necessario che l’azienda abbia effettuato, nell’anno precedente a quello in cui chiede la riduzione, interventi aggiuntivi di miglioramento nel campo della prevenzione degli infortuni e igiene del lavoro e tali che la somma dei loro punteggi indicati nella modulistica sia pari almeno a 100.

 

Quali vantaggi

 

La formazione finanziata rappresenta un’ottima opportunità per le imprese che desiderino offrire una formazione continua e specializzata ai propri lavoratori. Ebbene, per finanziare la formazione del personale, l’azienda può accedere ai fondi paritetici interprofessionali introdotti dalla legge 388/2000 proprio per realizzare questo nobile scopo.

Come funziona la Formazione Finanziata?

Aderendo al fondo, l’azienda può destinare la quota dello 0,30% dei contributi INPS alla formazione del personale. Per aderire ad un fondo non vi sono costi da sostenere: l’adesione è completamente gratuita.

I dipendenti dell’azienda sono gli unici destinatari dei finanziamenti siano essi dirigenti, quadri o impiegati.

 

Per richiedere ulteriori informazioni, un’analisi gratuita e la fattibilità per la tua azienda

CONTATTACI