Ogni 12 mesi è la cadenza massima entro la quale far ispezionare o revisionare i DPI.
I dispositivi di protezione anticaduta devono essere revisionati da persona esperta ed abilitata entro il 12 mese del giorno del primo utilizzo.
Le attrezzature che possono essere revisionate sono:
Dopo ogni revisione DPI qualora si riscontrassero anomalie o non conformità, viene segnalata la situazione lasciando al cliente la possibilità di richiedere la riparazione dove possibile, la sostituzione o il reso del DPI non conforme.
Tipologia, caratteristiche , scelta e utilizzo dei Dispositivi di protezione individuale per la protezione dalle cadute dall’alto nei lavori in quota.
Nei lavori in quota, dove i lavoratori sono esposti a infortuni rischi particolarmente elevati per la loro salute e sicurezza, in particolare a rischi di caduta dall’alto, dalle scale, dal tetto, nei cantieri e sui ponteggi, e quando il dislivello è maggiore di quello imposto dalla legislazione vigente, devono essere adottate misure di protezione collettive (parapetti, impalcati, reti, ecc.). I rischi residui devono essere eliminati o ridotti mediante l’uso di dispositivi di protezione individuale (denominati “DPI”) di posizionamento o di arresto caduta.
I dispositivi anticaduta e i sistemi di arresto caduta come tutti i sistemi di sicurezza sono indispensabili per proteggere i lavoratori e la protezione individuale di coloro che effettuano attività in quota.
L’obiettivo è quello di evitare che avvengano cadute accidentali e che potrebbero comportare la morte: qualora la persona dovesse scivolare, il sistema anticaduta tutela sicurezza e salute e blocca la discesa.
È costituito da diverse protezioni quali imbragatura/cintura o cinghia antinfortunistica, punto di attacco o punti di ancoraggio, cintura di posizionamento, cordino, moschettoni, fune anticaduta e elementi di collegamento.
Tutto ciò è fondamentale per lavorare in sicurezza in caso di lavori ad alta quota, che potrebbero comportare gravi danni.
Il Datore di lavoro deve scegliere dispositivi adeguati a garantire l’incolumità del lavoratore.
La scelta deve prendere in considerazione primariamente sistemi di protezione collettiva la progettazione del layout degli ancoraggi da fissare alla struttura. Bisogna disporre questi elementi è in relazione ai DPI utilizzati dagli operatori.
I DPI anticaduta rientrano nei dispositivi di 3° categoria, quelli che proteggono il lavoratore da danni gravissimi, e pertanto dovranno rispondere a dei requisiti ben precisi definiti dalla normativa tecnica e dalla legislazione vigente.
Le Norme tecniche sono documenti che definiscono le caratteristiche (dimensionali, prestazionali, ambientali, di sicurezza, di organizzazione
ecc.) di un prodotto, processo o servizio, secondo lo stato dell’arte.
E come scopi principali hanno:
Il Datore di Lavoro può incorrere nelle seguenti principali sanzioni (D.Lgs. 81/08)
Tutte le ammende sono da aumentare del 9.60% in relazione a quanto emanato dalla L.99/2013
Il Datore di Lavoro che non provvede al mantenimento in efficienza dei D.P.I.: Da 3 a 6 mesi o ammenda da 1.400 a 4.000 euro
Il Lavoratore che non utilizza i D.P.I. conformemente alle istruzioni ricevute: Arresto fino a un mese o ammenda da 200 a 600 euro
Il Lavoratore che non ha cura dei: Arresto fino a un mese o ammenda da 200 a 600 euro
Il Lavoratore che non segnala inconvenienti o difetti rilevati sui D.P.I: Arresto fino a un mese o ammenda da 200 a 600 euro