20 Aprile 2021 | Uncategorized

PIANO DELLA FORMAZIONE

La formazione alla sicurezza sul lavoro è intesa come una parte del processo formativo che un’impresa mette in campo per essere al passo con i tempi, al pari della valutazione dei rischi che non può essere considerata come un’analisi a sé stante, ma deve essere integrata con l’attività quotidiana che rappresenta la mission aziendale.

 

 

Le iniziative estemporanee di formazione su tematiche specifiche rischiano di essere scarsamente efficaci per la riduzione dei comportamenti pericolosi, in quanto sono vissute come esperienze straordinarie, esterne alla normalità; è invece indispensabile che la costruzione di atteggiamenti salutari avvenga all’interno degli ordinari processi di produzione. Questo può tradursi in un intervento complessivo e continuo, un vero e proprio piano di formazione aziendale che va aggiornato nel tempo in base ai bisogni formativi rilevati. Il piano di formazione aziendale rappresenta l’insieme dei progetti formativi utili al raggiungimento degli obiettivi aziendali (operativi, strategici, di salute e sicurezza sul lavoro, ecc.). Proprio la strutturazione di un piano di formazione aziendale, che garantisca continuità nel tempo ed efficacia all’azione educativa, rivela l’intenzione di investire sulle conoscenze e competenze dei lavoratori e di puntare così, decisamente, su una corretta attività di prevenzione, soprattutto se è stato condiviso dai vari attori del sistema di prevenzione aziendale.

Il risultato di un tale atteggiamento sarà costituito da un miglioramento delle condizioni lavorative e della conduzione dei processi produttivi: prevenzione come investimento. Collocare invece la formazione in una serie di adempimenti ai quali si è costretti a corrispondere costituisce una falsa alternativa al processo virtuoso che la realizzazione condivisa di un piano aziendale rappresenta: costo inutile e improduttivo.

Fasi per la definizione di un piano di formazione aziendale

Il processo che porta alla definizione di un buon piano di formazione è costituito dalle seguenti fasi:
Analisi dei bisogni formativi
È l’attività che precede sia la progettazione delle iniziative di formazione sia la loro programmazione/erogazione/valutazione. Nel caso della tutela della salute e della sicurezza tale fase discende necessariamente dagli obblighi di legge evidenziati nel DLgs 81/08 e nell’Accordo Stato Regioni del 21/12/11, dalla valutazione dei rischi e dal contesto organizzativo aziendale e/o di comparto e/o territoriale. L’attore principale può essere il RSPP che ha anche la funzione di raccogliere le istanze suggerite dal medico competente, dal/i RLS, dai dirigenti, dai preposti e dai lavoratori. Proporre al datore di lavoro i programmi di informazione e formazione rientra, infatti, tra i compiti del Servizio di Prevenzione e Protezione, e ciò non può prescindere dall’analisi dei fabbisogni formativi.

Progettazione delle iniziative di formazione

La progettazione delle iniziative di formazione, traduce i bisogni formativi in obiettivi di apprendimento, ossia ciò che deve essere capace di fare il lavoratore alla fine di un percorso formativo che non era capace di fare prima. Ad esempio, nel caso della formazione generale, la progettazione potrebbe essere effettuata secondo lo schema sotto riportato.

AREE PROFESSIONALI

• Sicurezza sul luogo di lavoro
• Amministrazione, finanza e gestione aziendale • Digital e Informatica
• Lingue straniere
• Qualità, compliance e processi aziendali
• Marketing e vendite
• Coaching – soft skill

La formazione finanziata è la formazione del personale attraverso l’utilizzo dei fondi paritetici Interprofessionali.

Le aziende che hanno aderito ai Fondi Paritetici Interprofessionali per la Formazione Continua possono richiedere il finanziamento di progetti formativi personalizzati ad hoc da realizzare presso la propria impresa.

FONDI PARITETICI, COSA SONO?

I Fondi Paritetici Interprofessionali hanno la finalità di finanziare interventi di formazione per le imprese che vi aderiscono. I destinatari dei corsi possono essere Operai, Impiegati, Quadri e Dirigenti. Possono aderire ad un Fondo tutte le imprese, di qualsiasi settore, purchè abbiano almeno 1 dipendente.

QUANTO MI COSTA?

Niente più di quanto l’azienda già versa all’INPS 0,30% sulle retribuzioni dei propri dipendenti.
Se non si aderisce a un Fondo interprofessionale, queste risorse vengono gestite automaticamente dal sistema pubblico, perdendo l’opportunità di usufruire ai corsi di formazione.

TIPOLOGIA DI FORMAZIONE

Aderendo ad un Fondo, è possibile fare formazione e fruire dei tanti percorsi formativi offerti da AcmE-learning. È dunque possibile: creare un piano formativo ad hoc sulle tematiche di specifico interesse per l’azienda; presentare un piano ricercando tra i nostri 200 corsi a catalogo quelli utili per migliorare le competenze dei propri dipendenti;

CONSULENZA E ASSISTENZA

Affidarsi a AcmE-learning significa affidarsi ad un partner con cui fruire di formazione di alto livello ed avere un unico interlocutore per la gestione del finanziamento. Le aziende possono utilizzare diversi canali di finanziamento. Gestisce, per conto dei propri Clienti, Piani formativi su ogni fondo, fornendo un servizio “chiavi in mano” occupandosi direttamente di tutte le fasi di presentazione e gestione.


Visualizza la brocure:

Documentazione aziendale relativa la sicurezza sul lavoro


 

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– Formazione Finanziata –